mercoledì 18 luglio 2012

Per 100.000 Dollari ti ammazzo

1967, di Giovanni Fago. Con: Gianni Garko, Claudio Camaso, Fernando Sancho, Piero Lulli, Claudie Lange,  Bruno Corazzari, Susanna Martinkova.

Film "gemello" di 10.000 dollari per un massacro, con il quale condivide quasi per intero la produzione, gli sceneggiatori, il cast e le maestranze tecniche (ivi compresa Nora Orlandi, caso più unico che raro di musicista donna prestata al western all'italiana per la composizione della colonna sonora, per altro bellissima).
Cambia solo il regista. Giovanni Fago dirige – con un taglio molto elegante e francamente impeccabile
un film che, come il precedente e complementare 10.000 dollari per un massacro, sperimenta l'amalgama tra la violenza più efferata degli "spaghetti" ed uno spiccato sentimentalismo dai tratti melodrammatici, spingendo ancor di più sull'acceleratore della rappresentazione del dramma e del pessimismo, veicolata dalla fragilità dei sentimenti e dei rapporti umani ed incentrata segnatamente sulla figura del bounty killer tormentato da pene amorose e famigliari Johnny Forest (impersonato da un monumentale Gianni Garko), figura che risulta sempre più svuotata dalle connotazioni epiche, quasi mitologiche, che furono solo pochi anni prima proprie dell'archetipo dello "straniero senza nome" di Clint Eastwood.
Assolutamente all’altezza anche il "piccolo" Volonté Caludio Camaso, che interpreta la parte del “Caino” di turno in modo assolutamente convincente (ricordando in più di un occasione lo stile sublimemente sopra le righe del fratello Gian Maria).

Pregevole e spassoso, il poco più che cameo (purtroppo, aggiungerei: mi si spezza sempre il cuore, quando lo fanno crepare) dell’immarcescibile Fernando Sancho, vittima sacrificale dell'oltretombale (è il caso di dirlo, nella fattispecie...) Gianni Garko, alias Johnny Forest, nello spumeggiante incipit.
Certamente, è uno dei grandi classici del periodo aureo (e spesso "serioso") del western all'italiana.


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